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IL PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO CARLO SANGALLI SU IL SOLE 24 ORE

Caro energia

"Subito riforma oneri di sistema"

Confcommercio, bollette elettriche +24%

Caro energia, il presidente Confcommercio Carlo Sangalli su Il Sole 24 Ore:  "Servono politiche e interventi urgenti per contenere l'impatto del caro energia su famiglie e imprese e sostenere la competitività del Paese. Da subito, quindi, la riforma degli oneri generali di sistema - che per le imprese del terziario di mercato arrivano a pesare fino al 26% sulla bolletta elettrica - la revisione dell'attuale meccanismo di formazione dei prezzi dell'energia elettrica e approvvigionamenti tramite acquisti congiunti europei". "Di particolare importanza - prosegue Sangalli - sarà accelerare sul nucleare di ultima generazione e potenziare la produzione rinnovabile»

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sangalli sole 13 febbraio 25

 

I dati di Febbraio 2025 dell’Osservatorio Confcommercio Energia (OCEN),  mostrano un peggioramento dell’impatto del caro energia sulle imprese italiane del terziario. 

A gennaio 2025, infatti, la bolletta elettrica per queste aziende ha registrato un aumento del 24% rispetto allo stesso mese del 2024 e, rispetto al gennaio 2019 prima cioè del covid e della crisi energetica,  gli aumenti rilevati sono del 56,5%. Da notare che, un anno prima e cioè a gennaio 2024, il divario rispetto al 2019 era meno della metà: solo un 26% in più.

Confcommercio

 

Importi bollette elettricità al lordi Iva

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Fonte: elaborazioni Confcommercio su fonti varie

 

I settori più penalizzati risultano essere gli alberghi e le grandi superfici di vendita che a gennaio 2025 hanno pagato l’energia elettrica il 25% in più rispetto a gennaio 2024 e fino al 58% in più rispetto al 2019.

A gennaio 2025, gli alberghi hanno sostenuto  bollette mensili fino ad oltre 7.000 euro mentre le bollette delle grandi superfici di vendita si attestano a quasi 6.000 euro.

 

Importi bollette gas al lordo IVA

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Fonte: elaborazioni Confcommercio su fonti varie

 

Per quanto riguarda il gas, la bolletta di gennaio 2025, rispetto a quella del gennaio del 2024, registra un aumento del 27%  che diventa 90% se il raffronto viene fatto con le bollette del gennaio  2019. Da notare che a gennaio 2024, l’incremento registrato rispetto agli importi medi del 2019, era di circa il 50%.

Anche nel caso del gas i  settori più penalizzati risultano essere gli alberghi, seguiti da ristoranti e grandi negozi. In particolare gli alberghi, a gennaio 2025, hanno pagato il 25% in più rispetto a gennaio 2024 e fino al 96,5% in più rispetto al 2019 (sostenendo bollette mensili fino a quasi 2.600 euro a gennaio 2025, contro importi di 2.000 euro di gennaio 2024 e di 1.300 euro del 2019).

 

Spesa per energia elettrica e gas settori OCEN

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(*) spesa stimata sotto l'ipotesi di costanza dei consumi rispetto al 2024 e prezzo dell'energia elettrica e del gas del 2025 uguale ai prezzi di gennaio 2025

Fonte: elaborazioni Confcommercio su fonti varie

 

Sempre secondo le ultime stime dell’Osservatorio di Confcommercio, se i prezzi si attestassero sui valori di gennaio 2025 (prezzi all’ingrosso oltre 143 euro/MWh, per l’energia elettrica, e oltre 50 €/MWh per il gas), le imprese dei settori di Confcommercio sosterrebbero una spesa complessiva per l’energia pari a 12,5 miliardi di euro, ovvero il 17% in più rispetto al 2024 e il 38% in più rispetto al 2023 pari a 2,9 miliardi di euro in più di energia elettrica e oltre un miliardo in più di gas, rispetto al 2019.

I negozi alimentari sono la categoria con la spesa media annua totale per energia elettrica più alta (2,4 miliardi di euro totali, pari a 19.000 euro pro capite distribuiti su 125.000 unità per l’energia elettrica); mentre la categoria degli alberghi di medie dimensioni risulta quella con la più elevata spesa media pro-capite: 64 mila euro annui di energia elettrica per esercizio distribuiti su circa 8.000 unità.

I dati risultano ancora più penalizzanti per le imprese se si pensa ai risvolti sulla competitività con l’estero, soprattutto con riferimento ai prezzi dell’energia elettrica, la cui differnza tra paesi è dettata, oltre che dal costo della materia di prima, anche dai sistemi di contrattazione e dalla differente composizione dei mix di produzione energetica (in Italia particolarmente caratterizzata dalla robusta presenza di gas). Infatti, a gennaio 2025, mentre in Francia l’energia elettrica è costata all’incirca 98 €/MWh e in Spagna e Germania poco sopra i 100 €/MWh, in Italia il prezzo si è attestato sui 143 €/MWh. Differenziale, già costantemente ampio nel passato, ma che è aumentato ulteriormente dal 2023 a oggi.

Categoria: News
Tipologia: Dalle associazioni